Rimedi contro la stanchezza

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Rimedi contro la stanchezza

Vi sentite sempre stanchi? Affrontate la giornata in modo fiacco ed arrivate a letto sfiniti ? Niente paura! Scopriamo cos'è la stanchezza, le sue cause ed i “rimedi naturali” per combatterla!

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La stanchezza è un sintomo piuttosto frequente di cui si lamentano molti individui e spesso si identifica con una sensazione di malessere generale caratterizzata da altri sintomi come disturbi del sonno, mal di testa, disturbi di memoria e concentrazione, dolori muscolari, crampi addominali ed infine irritabilità, mancanza di energia e motivazione. Nella clinica medica la stanchezza sia fisica che mentale è uno dei sintomi principali che accompagnano condizioni particolari come stati post-influenzali, convalescenze, gravidanze e post-partum, ma è anche un segnale di disagio dovuto a quadri di maggiore complessità come malattie infettive, ipotensione, diabete, anemie, patologie endocrine, abbassamento delle difese immunitarie ed anche malattie neoplastiche.

Alcune volte la stanchezza può essere anche la conseguenza di terapie farmacologiche a base di cortisonici, diuretici, antipertensivi, antibiotici o altri farmaci. Una volta escluse queste cause organiche e patologiche, possiamo dire che la stanchezza è spesso un “sintomo-spia” causato da superlavoro fisico e mentale, da carenza di sonno , da stress psicofisico, da cambi stagionali nonché da cattive abitudini alimentari e da uno stile di vita sregolato e poco sano. In alcuni casi inoltre la spossatezza va aldilà del malessere semplicemente fisico e può sconfinare in un disagio psicologico-affettivo traducendosi in un senso di inadeguatezza che può essere l'inizio di una depressione o di uno stato ansioso.

E' chiaro quindi che la stanchezza se costante è riconducibile ad un'alterazione dell'equilibrio e dell'energia vitale ed è pertanto un sintomo da non sottovalutare ma a cui rivolgere particolare attenzione lì dove si manifesti abitualmente. Quando la stanchezza diventa una condizione normale si parla di “sindrome da stanchezza cronica” (CFS o Chronic Fatigue Syndrome) , una vera e propria patologia di cui oggi si parla tanto e la cui definizione venne data meglio nel dicembre 1994, i cui sintomi sono simili a quelli prima accennati ma molto più severi come: continuo stato di spossatezza e fatica da almeno 6 mesi (non giustificato da cause organiche, che non si risolve con il riposo anzi si esacerba con piccoli sforzi) , disturbi della memoria e della concentrazione molto gravi, affezioni respiratorie, dolore ai linfonodi ascellari e cervicali, dolore muscolare ed articolare, astenia, cefalea ricorrente, disturbi del sonno, debolezza ed infine alterazioni dell'umore. Alla base di questa sindrome vi sono diverse ipotesi, la più accreditata è quella virale ed è per questo che è necessario rafforzare il sistema immunitario, nervoso ed endocrino (nei soggetti affetti dalla patologia) in modo da combattere questo disturbo riequilibrando la psiche e ricaricando l'organismo di nuova energia vitale. Tuttavia, aldilà di questa sindrome più severa su cui non ci soffermeremo, è opportuno ricordare che la stanchezza è una sensazione soggettiva e quindi può variare da individuo ad individuo manifestandosi anche nello stesso soggetto con intensità diverse in momenti differenti.

Come combattere la stanchezza con “rimedi naturali”!

Generalmente chi soffre di stanchezza sia fisica che mentale si rivolge al proprio medico di fiducia per chiedere “un qualcosa” che lo faccia star meglio e che lo aiuti a superare questa situazione di disagio caratterizzata da una condizione di carenza generale di energie sia fisiche che psichiche. A tal proposito molti medici e diverse ricerche scientifiche sostengono che, prima di tutto, la stanchezza si vince a tavola consumando alimenti che abbiano il massimo potere nutrizionale e che siano capaci di aumentare i livelli di energia all'interno del nostro organismo in modo da contrastare i sintomi legati alla spossatezza e quindi alla carenza di energia. Innanzitutto è opportuno adottare un'alimentazione sana ed equilibrata per mantenere l'organismo in buone condizioni di salute; scegliamo quindi cibi fondamentalmente freschi e non conservati, naturali e privi di additivi, solventi e pesticidi che potrebbero peggiorare la capacità di detossificazione dell'organismo alterando la funzionalità intestinale ed epatica. E' dimostrato infatti che un buon funzionamento del fegato, dell'intestino e del sistema immunitario fa aumentare i livelli di energia vitale riducendo così il senso di stanchezza e fatica.

Per aumentare i livelli energetici preferiamo quindi una dieta mediterranea ricca di cereali integrali, legumi, pesce, semi oleosi, verdura verde, frutta fresca, frutta secca e olio extravergine di oliva, alimenti ricchi di vitamine, magnesio ed altri oligoelementi assolutamente utili per contribuire a migliorare i sintomi della stanchezza. I cereali integrali, in particolare, garantiscono un livello costante di glicemia ed impediscono invece un calo di zuccheri (primo segno di stanchezza) causato da un consumo eccessivo di zuccheri raffinati. Per questo motivo sostituiamo quindi lo zucchero bianco con miele o zucchero di canna così come le farine raffinate con farine ottenute da cereali in chicchi che riducono fortemente il senso di spossatezza. Al contrario va sfatato il mito della carne rossa come apportatrice di energia in quanto il suo apporto energetico è intenso ma momentaneo ed è seguito successivamente da un calo energetico costante come nel caso della caffeina.

Per contrastare la carenza di energia è fondamentale idratare quanto più possibile il nostro corpo bevendo circa 2 litri di acqua al giorno in modo da contrastare un'eventuale disidratazione che può comportare un peggioramento dei sintomi con spossatezza e stanchezza diffusa.

Per gli stessi motivi è opportuno evitare il consumo di alcol, di fumo e di sostanze stupefacenti che possono generare una stanchezza molto marcata e protratta nel tempo. Contemporaneamente è fondamentale adottare uno stile di vita sano e non sregolato per combattere la stanchezza ed innalzare i livelli energetici e la vitalità del nostro organismo; per questo è preferibile consumare i pasti seduti ed in tranquillità (e non in piedi e di fretta) , così come è ottimale svolgere un'attività fisica moderata come una bella passeggiata, una semplice corsa in bici o ginnastiche energetiche come il Qi Gong o il Tai Chi. Inoltre per permettere una ricarica energetica quotidiana affidiamoci ad esercizi di rilassamento (come la Yoga) in modo da allontanare, il più possibile da noi, tutti i sintomi legati alla stanchezza fisica ma soprattutto a quella mentale.

Infine è possibile contrastare i segni della stanchezza ricorrendo anche ad efficaci “rimedi naturali” le cui proprietà fitoterapiche possono essere molto utili in questo caso. Esistono infatti in natura diverse erbe e piante officinali capaci, grazie ai loro principi attivi, di sostenere situazioni di stanchezza ed esaurimento psicofisico, di aumentare la resistenza alla fatica e di regolare le funzioni metaboliche migliorando anche le capacità cognitive.

Elencheremo ora alcuni dei “rimedi fitoterapici” più utilizzati in questo ambito!

Ginseng (Panax Ginseng)
Originario delle zone montuose della Corea e della Cina ma diffuso anche nel Nord America, il Ginseng è una pianta erbacea perenne di cui si utilizza essenzialmente la radice (maturata per almeno 6 anni) ricca di numerosi principi attivi tra cui polisaccaridi, saponine triterpeniche (ginsenoidi) , acido folico, glicosidi, vitamine A, E, K e del gruppo B, amminoacidi essenziali, sostanze ormono-simili, oligoelementi, acidi grassi polinsaturi, acidi grassi organici, fitosteroli, oli essenziali, resine e tannini che gli conferiscono proprietà adattogene, tonico-stimolanti, vitalizzanti, energizzanti, eccitanti, afrodisiache e di immunostimolanti. Numerose ricerche chimiche hanno permesso di isolare i ginsenoidi, ossia i principi attivi responsabili delle proprietà toniche ed adattogene della pianta; questi, combinati con gli altri principi attivi contenuti nell'arbusto, favoriscono le capacità dell'organismo di adattarsi allo stress rafforzando il sistema nervoso, immunitario ed endocrino, conferiscono una maggiore resistenza alla fatica fisica e mentale, stimolano la memoria ed accrescono la capacità di concentrazione dell'individuo. Per questo motivo, grazie alle sue proprietà stimolanti, il Ginseng ha effetti benefici su tutti i sistemi che controllano il nostro corpo ed è particolarmente indicato per chi studia o per chi fa un'intensa attività sportiva.

Come molti adattogeni vegetali, il Ginseng migliora la risposta del cervello e del surrene, incrementando le capacità di resistenza dell'organismo di fronte a diversi agenti lesivi di tipo chimico, fisico, meccanico e biologico capaci di causare stanchezza fisica e mentale. Infine questa pianta è da considerarsi come un energico attivatore del metabolismo organico ed è in grado per questo di apportare energia e vitalità all'organismo stesso. Generalmente il Ginseng viene utilizzato sotto forma di estratto secco contenuto in compresse o capsule, di polveri per infusi o sotto forma di tintura madre.

In particolare il ginseng a dosaggi piuttosto elevati può provocare effetti collaterali indesiderati e può interagire con alcuni farmaci anche negativamente, per questo motivo è opportuno utilizzarlo solo dopo aver chiesto un parere al proprio medico di fiducia. Se ne sconsiglia l'uso in caso di gravi malattie psichiatriche così come in caso di gravidanza ed allattamento.

Rhodiola (Rhodiola Rosea)
Originaria delle zone montuose della Siberia, del Nord Europa e del Nord America, la Rodiola è una pianta perenne di cui si utilizza essenzialmente la radice ricca di glicosidi fenilproponaoidi tra cui il salidroside e la rosavidina responsabili delle principali proprietà salutari dell'arbusto. Nello specifico il salidroside aumenta le capacità lavorative ed il rendimento organico e combinato con la rosavidina produce un aumento della concentrazione plasmatica delle beta-endorfine in modo da prevenire variazioni ormonali che possono essere causa di stress e stanchezza psicofisica.

La Rodiola, grazie a questi suoi principi attivi, ha quindi proprietà cardioprotettive, adattogene, tonico-stimolanti, vitalizzanti ed afrodisiache. Numerosi studi scientifici dimostrano che questa pianta, grazie al suo elevato potere adattogeno, è utile per accrescere la resistenza dell'organismo a stress di varia natura, produce un miglioramento della condizione fisica ed un minor affaticamento mentale con aumento dell'attenzione e concentrazione, inoltre migliora l'umore, aumenta l'energia e la resistenza muscolare, incrementa le difese immunitarie e produce un cambiamento positivo sia a livello fisico che mentale. Per questa ragione la Rodiola è consigliata nei casi di stress psicofisico cronico, di intensa attività fisica e sportiva e nelle convalescenze in quanto accresce la resistenza allo sforzo e riduce la durata dei tempi di recupero. Tutto questo è possibile perchè i glicosidi, contenuti nella radice, sono pure capaci di aumentare del 30% circa i livelli di serotonina nel sistema nervoso centrale e di incrementare i livelli di dopamina riducendo così i sintomi legati alla stanchezza fisica e mentale. Normalmente la Rodiola viene utilizzata sotto forma di estratto secco contenuto in compresse o capsule.

Eleuterococco (Eleutherococcus Senticosus)
Originario della Siberia, della Cina, della Mongolia e del sud-est Asiatico, l'Eleuterococco è un arbusto perenne e spinoso di cui si utilizza essenzialmente la radice ed i rizomi ricchi di numerosi principi attivi tra cui glucosidi, eleuterosidi, steroli, cumarine, acidi fenolici, saponine triterpeniche e polisaccaridi che gli conferiscono proprietà immunomodulanti, adattogene, tonico-stimolanti, antiossidanti, neurotoniche e afrodisiache. Chiamato anche “ginseng siberiano” , l'Eleuterococco è considerato in fitoterapia un “elisir di lunga vita” grazie alle sue proprietà toniche ed adattogene capaci di migliorare la resistenza dell'organismo agli attacchi esterni, di stimolare il metabolismo e di equilibrare i livelli energetici.
Nello specifico questa pianta aumenta il rendimento fisico e mentale, stimola le funzioni immunitarie e per questo è particolarmente indicata negli stati di stress e affaticamento psicofisico, nelle astenie e convalescenze, nella stanchezza cronica e nei casi in cui è richiesta una maggiore capacità di rendimento nelle attività sportive od una migliore concentrazione ed attenzione nello studio e nel lavoro.
L'Eleuterococco è anche conosciuto come “ginseng delle donne” in quanto i suoi principi attivi, che gli conferiscono proprietà toniche, sono più adatti alle donne; sono infatti le donne ad essere più soggette a stati di ansia, stanchezza e depressione, per questa ragione questo arbusto è in grado di migliorare le prestazioni fisiche e mentali ( nelle donne) senza indurre nervosismo od agitazione e senza turbare il sonno, cosa che accade spesso con altri tonici-stimolanti.
Normalmente viene utilizzato sotto forma di estratto secco contenuto in compresse o capsule, sotto forma di polvere o di tintura madre. E' sconsigliato in caso di tachicardia ed asma così come in gravidanza ed allattamento.

Guaranà (Paullinia Sorbilis)
Originario della foresta Amazzonica dove cresce spontaneamente, il Guaranà è una pianta rampicante sempreverde di cui si utilizzano essenzialmente i semi maturi ricchi di numerosi principi attivi tra cui caffeina, teofillina, teobromina, xantine, tannini, amidi, acidi grassi, saponine, mucillagini e resine che gli conferiscono proprietà tonico-stimolanti, neurotoniche, cardiotoniche, vitalizzanti, energizzanti ed afrodisiache.

In particolare i semi sono ricchi di “guaranina” , un principio attivo capace di favorire il rilascio di due catecolamine (adrenalina e noradrenalina) che provocano accelerazione del metabolismo corporeo, della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna comportando così come effetto finale una maggiore ossigenazione del sangue ed un aumento dei livelli energetici all'interno dell'organismo. Per questa ragione il Guaranà è molto indicato in caso di affaticamento psicofisico, astenia e convalescenza, viene utilizzato con successo in ambito sportivo per migliorare la capacità di resistenza allo sforzo fisico ed è consigliato a chi studia o lavora per incrementare le capacità di memoria e concentrazione e quindi le funzioni cognitive.

Solitamente viene utilizzato sotto forma di estratto fluido e sotto forma di estratto secco contenuto in compresse o capsule. E' opportuno ricordare che il Guaranà a dosaggi elevati può provocare effetti collaterali piuttosto fastidiosi e può interagire con alcuni farmaci anche negativamente.

Chiaramente se ne sconsiglia l'uso in gravidanza ed allattamento ed in presenza di gravi patologie psichiatriche.

Withania (Withania Somnifera)
Originaria della fascia subtropicale e tropicale dell'Asia e dell'Africa ma diffusa anche nelle regioni calde del Mediterraneo, la Whitania è un arbusto di cui si utilizza la radice ricca di numerosi principi attivi tra cui lattoni non steroidei (witanolidi) , saponine e alcaloidi come la witasomnina che le conferiscono proprietà adattogene, tonico-stimolanti, vitalizzanti, energizzanti, immunostimolanti, immunomodulanti ed antisettiche.

Definita comunemente “ginseng indiano”, la Withania può richiamare alcuni effetti benefici del Panax Ginseng, infatti come tutti i vegetali adattogeni riduce i livelli di tensione e stress psicofisico, contrasta le debilitazione fisica e la stanchezza, accresce la resistenza alle malattie virali e migliora la qualità del sonno evitando risvegli frequenti e sonno frammentato. L'unione tra la sua azione adattogena e quella tonica fa si che la Withania abbia effetti benefici sull'ansia, sul nervosismo e sulla depressione migliorando così la qualità di vita e l'equilibrio energetico dell'individuo. Recenti studi hanno dimostrato anche che questa pianta favorisce i meccanismi di recupero della memoria e migliora le capacità cognitive, rivelandosi utile in caso di deficit cognitivo-comportamentale o in caso di malattie croniche degenerative.
Generalmente la Withania non deve essere associata all'uso di psicofarmaci e non deve essere utilizzata in gravidanza ed allattamento. Di solito la ritroviamo sotto forma di estratto secco contenuto in compresse o capsule o sotto forma di polvere.

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