Le emorroidi: una patologia vascolare complessa
Le emorroidi, note nella terminologia scientifica come malattia emorroidaria, sono una delle patologie più comuni del tratto anorettale. Contrariamente a quanto spesso si crede, le emorroidi non sono semplicemente delle vene varicose, ma un sistema di cuscinetti vascolari (chiamati anche plessi emorroidari) costituiti da arteriole, venule e shunt artero-venosi, rivestiti da tessuto connettivo e muscolatura liscia. Questi cuscinetti, presenti in condizioni fisiologiche, svolgono un ruolo cruciale nel mantenere la continenza fecale e nel proteggere lo sfintere anale. La loro patologia insorge quando si verifica un’iperplasia o un prolasso, ovvero un'espansione e un cedimento strutturale, che porta a un quadro clinico sintomatico.
Classificazione e sintomatologia
La malattia emorroidaria viene classificata in quattro gradi a seconda della gravità del prolasso:
- Grado I: I cuscinetti emorroidari sono ingrossati ma non prolassano al di fuori del canale anale. Possono manifestarsi sanguinamento indolore, prurito o bruciore.
- Grado II: Le emorroidi prolassano durante la defecazione ma si riducono spontaneamente. I sintomi includono dolore, sanguinamento, prurito e sensazione di corpo estraneo.
- Grado III: Le emorroidi prolassano e richiedono la riduzione manuale. Il dolore è più intenso, e il sanguinamento e l'edema sono più frequenti.
- Grado IV: Le emorroidi sono permanentemente prolassate e non possono essere ridotte. Questa condizione è spesso accompagnata da trombosi e un dolore lancinante e costante.
I principali fattori di rischio che contribuiscono allo sviluppo di questa patologia sono la stipsi cronica, la gravidanza, l'obesità, la sedentarietà e la predisposizione genetica. La gestione, che può variare dalla modifica dello stile di vita a trattamenti più invasivi, mira a ridurre i sintomi e a migliorare la qualità della vita del paziente.
Iperico: un approccio fitoterapico al trattamento sintomatico
L'iperico (Hypericum perforatum), conosciuto anche come erba di San Giovanni, è una pianta officinale con una lunga storia di utilizzo nella medicina tradizionale. Le sue proprietà benefiche derivano da una complessa miscela di composti bioattivi, tra cui i più studiati sono l'ipericina e l'iperforina, ma anche i flavonoidi, i tannini e gli oli essenziali. Sebbene l'ipericina sia prevalentemente nota per la sua azione antidepressiva, dimostrando di inibire la ricaptazione di neurotrasmettitori come serotonina, dopamina e noradrenalina, i suoi effetti non si limitano al solo sistema nervoso centrale.
L'oleolito di iperico: un rimedio topico
L'utilizzo topico dei principi attivi dell'iperico è una pratica consolidata, e il veicolo più comune per questa applicazione è l'oleolito. L'oleolito di iperico non è un olio essenziale, bensì un macerato oleoso, ottenuto tramite l'infusione dei fiori freschi della pianta in un olio vegetale, come l'olio di oliva o di mandorle dolci. Questo processo di macerazione a freddo permette di estrarre e concentrare i composti lipofili, responsabili delle proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti della pianta. L'oleolito acquisisce una caratteristica colorazione rosso intenso grazie alla presenza di ipericina.
Meccanismo d'azione e applicazione per la patologia emorroidaria
L'oleolito di iperico può offrire un supporto significativo nel trattamento sintomatico delle emorroidi, in particolare quelle di primo e secondo grado, grazie alla sua complessa azione farmacologica. I flavonoidi, come la quercetina e il kaempferolo, conferiscono all'estratto proprietà venotoniche e vasoprotettive, migliorando l'elasticità e il tono delle pareti vascolari e riducendo la permeabilità capillare. Questo meccanismo aiuta a diminuire l'edema e la congestione venosa che sono alla base del gonfiore e del dolore emorroidario.
Inoltre, i tannini presenti nell'oleolito agiscono come potenti astringenti, provocando una contrazione dei tessuti e contribuendo a ridurre il prolasso e a limitare il sanguinamento. Le proprietà antinfiammatorie e lenitive dell'iperico, in parte mediate dalla riduzione della sintesi di mediatori pro-infiammatori, alleviano il dolore, il bruciore e il prurito. La combinazione di questi effetti rende l'oleolito di iperico un trattamento topico efficace per la gestione acuta dei sintomi, fornendo un sollievo immediato e favorendo la riparazione dei tessuti danneggiati.
È importante sottolineare che l'oleolito di iperico deve essere utilizzato esclusivamente per via esterna e non deve essere applicato su mucose interne o su ferite aperte. In caso di sintomi persistenti, è sempre consigliabile consultare un medico o un proctologo per una diagnosi accurata e un piano di trattamento appropriato.

Oleolito di Iperico 50 ml — KOS
