Osteoporosi sintomi e cure e rimedi naturali

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Osteoporosi sintomi e cura

L’osteoporosi è una malattia che colpisce in particolare le donne e comporta la riduzione del calcio presente nelle ossa

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L’osteoporosi è una riduzione di calcio nelle ossa progressiva che aumenta con l’avanzare dell’età e può portare a conseguenze serie soprattutto durante e dopo la menopausa. Cosa succede alle ossa? Diventano semplicemente molto fragili, per cui una semplice caduta può diventare un grosso guaio. La ‘colpa’ è in parte degli ormoni estrogeni che vengono a mancare a causa della perdita della funzione ovarica e che normalmente svolgono un’azione protettiva. Il problema è che le riserve di calcio si esauriscono con il passare degli anni e quando arriva la menopausa l’osso inizia anche a demineralizzarsi; è importantissimo organizzarsi per tempo in modo da prevenire il rischio di osteoporosi, a maggior ragione perché abbiamo a disposizione vari rimedi.
Alimentazione e stile di vita sono in prima fila, seguiti da rimedi naturali ad hoc. L’osteoporosi è una malattia a progressione lenta che può manifestarsi anche senza sintomi evidenti, fino a quando non si rompe osso all’improvviso e dato che nel frattempo si sono superati di un po’ di 50 (età indicativa della comparsa della menopausa) il recupero può essere lungo e difficoltoso.

Lo stile di vita per l’osteoporosi in menopausa

In quale modo lo stile di vita può prevenire e arginare i danni della osteoporosi? In primo luogo c’è l’attività fisica: fare del movimento costante riesce proprio a proteggere i depositi di calcio nelle ossa, rendendole inoltre più forti e ‘resistenti’. Ovviamente lo sport deve essere correlato alle condizioni specifiche di salute, età, sesso, peso della persona.

Poi c’è il fumo, che va abolito sena discutere. Fa male alle ossa di tutti e fa male soprattutto alle ossa delle donne in menopausa.
Una leggera apertura si ha invece sull’alcool, in quanto è colpevole di inibire l’assimilazione del calcio ma è tollerato con moderazione: il classico bicchiere di vino (rosso) a pasto è ben diverso dal bicchiere di birra ogni sera o dai superalcolici, che vanno limitati a occasioni davvero speciali.

Poi c’è l’alimentazione: bisogna fare il pieno di alimenti che contengono calcio, per accumulare riserve spendibili in caso di difficoltà. Chi già beve il latte è un passo avanti rispetto agli altri, anche se alcune moderne teorie sostengono che proprio il consumo di proteine animali (come il latte) sarebbe una delle cause della carenza di calcio; in realtà la virtù sta nel mezzo, come spesso accade, e la soluzione è mangiare un po’ di tutti i cibi con un buon contenuto di calcio, siano essi di origine vegetale o animale.

Aalimentazione per l’osteoporosi in menopausa

L’assunzione di calcio è fondamentale in caso di osteoporosi, soprattutto dopo la menopausa perché ne aumenta il fabbisogno. Alcuni alimenti ne contengono più di altri, per cui andrebbero inseriti nel regime alimentare e consumati regolarmente, al netto di eventuali intolleranze. I valori di calcio espressi in mg ogni 100 gr di alimento sono i seguenti:

  • latte intero (80-100 mg di calcio)
  • latte magro (100-120 mg)
  • yogurt magro (100-120 mg)
  • formaggi stagionati tipo grana (900-1100 mg)
  • formaggi freschi tipo ricotta, robiola e mozzarella (600-900 mg)
  • pesce azzurro (350 mg)
  • gamberetti (120 mg)
  • Fagioli (100-130 mg)
  • Mandorle, noci, nocciole (250-300 mg)
  • Broccoli (100 mg)


Le possibilità di scelta non mancano, anzi un’alimentazione varia aiuta ad assumere adeguate quantità di calcio; particolarmente importante è l’assunzione tramite alimenti vegetali, tra i quali legumi, cavoli, noci, mandorle e sesamo, soprattutto in ottica preventiva. Attenzione anche all’acqua, perché ce ne sono alcuni tipi ad elevato contenuto di calcio, per cui attraverso il semplice atto di bere si può fare una buona scorta del prezioso minerale. Nota dolente per gli amanti del caffè: la caffeina purtroppo limita l’assorbimento del calcio, ed è preferibile limitarne il consumo. Al massimo 3 tazzine al giorno, altrimenti il calcio se ne va attraverso le urine, con buona pace del regime alimentare mirato.

Rimedi naturali per l’osteoporosi in menopausa

Minerali in prima linea contro l’osteoporosi. I rimedi naturali per curare il problema sono accomunati dalle proprietà remineralizzanti, per cui utilizzarsi con continuità può aiutare ad attenuare i sintomi dell’osteoporosi agendo direttamente dall’interno. L’equiseto, ad esempio, noto anche come coda cavallina, contiene un mix di minerali utili per le ossa: potassio, ferro, manganese, silicio e magnesio. Inoltre ha la capacità di fissare il calcio all’interno delle ossa grazie al silicio, ragion per cui è molto usato in ottica preventiva, con l’avvicinarsi della menopausa, per creare delle riserve utilizzabili in seguito. Si può utilizzare come tintura, capsula, o anche come infuso da sorbire una volta al giorno per cicli di prevenzione o anche sempre se gradito.

Quando il problema è già ‘esploso’, invece, si ricorre invece ai fitoterapici che vanno a compensare le carenze aiutando le ossa a ritrovare la salute e a scongiurare il rischio di fratture. La cura dell’osteoporosi non può ignorare infatti l’importanza dei minerali, soprattutto del magnesio, che ha un ruolo di particolare importanza perché fissa il calcio nelle ossa; no magnesio no calcio, verrebbe da dire, a prescindere da quanto se ne possa assumere. I rimedi naturali più efficaci in questo senso sono la gramigna, l’altea, l’achillea e il tarassaco.

Fitoestrogeni per la menopausa. I fitoestrogeni sono delle molecole vegetali che si comportano come ormoni, solo che non vengono prodotte dal corpo, sono naturali e non hanno particolari effetti collaterali. In menopausa sono utili per prevenire l’osteoporosi oltre che per rimediare a disturbi ‘tipici’ del periodo quali vampate e sbalzi d’umore; l’osteoporosi ‘arriva’ infatti nel periodo delicato della menopausa proprio perché gli estrogeni che normalmente proteggono le ossa evitando la perdita di calcio vengono meno. Ecco allora che arrivano gli estrogeni ‘finti’, contenuti nella soia, nel trifoglio rosso e anche nella salvia. Tutte e tre sono coadiuvanti di eventuali altre terapie per rinforzare la struttura ossea e presentano il vantaggio di poter essere utilizzate sia come capsule e infusi, sia direttamente sulla tavola. La soia e la salvia, in particolare, sono presenti in moltissime ricette e il latte di soia è un valido sostituto del latte vaccino per chi soffre di allergie e intolleranze; l’utilizzo del trifoglio rosso in cucina è forse meno noto, perché si usa soprattutto per insaporire zuppe e minestre.

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